venerdì 15 febbraio 2008

Il Filo nella Pietra di Porchiano

Il Filo nella Pietra

l'evoluzione tessile scolpita nella pietra
2a Lezione Magistrale


La più segreta essenza di Porchiano può disvelarsi solo poco a poco, specialmente a chi arriva da fuori e qui non ha neppure i genitori. E' il mio caso lo ammetto ma nessuno è perfetto. E comunque, non è facile comprendere un paese che sta qui qui da un millennio o forse due. Certo, in paese, c'è molto moderno però predomina la roba antica... e a volte ricompare all'improvviso: come avvenne alla chiesa di San Simeone (non di Santa Cristina, che rimane appartata fuori porta, per motivi da chiarire in 'altra storia).

Insomma, alla scala per San Simeone, sopra una pietra del primo gradino, si vedeva scolpita una spirale. Chi l'ha scolpita? Proprio non si sa: sarà vissuto mille anni fa, anzi di certo, pure molto prima. Perché la chiesa di San Simeone si attesta da appena mille anni, ma quella pietra fu scolpita prima e certamente non per questa scala: è chiaro che è una pietra di recupero. Avete presente la spirale scolpita? Rammentate se evolve verso destra oppure se evolve verso sinistra? Fateci caso, non è una sciocchezza, perché chi l'ha scolpita non scelse un verso a caso, Destra o sinistra? Se ne riparla oltre.

Poi, dopo qualche annetto o secoletto, il parroco decide di rifar su la scala perché i fedeli anziani faticano a montarci. Cioè per rispetto della maggioranza, perché in Porchiano c'è più pochi giovani e che nemmeno tutti vanno in chiesa. Insomma, arrivano i muratori e, come rovesciano il primo gradino, appare finalmente la realtà, che prima era nascosta sotto terra. Salta fuori un'altra faccia della pietra e, di fianco alla spirale, appare un cornicione. Perciò, se ha le due facce lavorate a vista, la pietra, prima, era pietra angolare.

Povera pietra, fa quasi pietà: prima era al top, su un cornicione a livello del tetto... dopo finì sotto i piedi di tutti, proprio giù in fondo al nuovo fabbricato. Adesso almeno, è salita di grado: sta al quinto scalino, è già qualcosa. Ma il fabbricato che dominava prima, chi lo avrà mai costruito e perché? Certo, era qualche edificio importante. Allora, l'edilizia non era come oggi: scalpellavano ogni pietra a mano e non avevan mica tante gru, per metterle su. Costruirlo a quel tempo, quel tempio, sarà anche stato un lavoro di anni, poi avrà funzionato per dei secoli... eppure ci se n'è dimenticati. E poi ancora, fatto il suo bel tempo, quel vecchio tempio, chi lo avrà demolito? E perché? Ci sono storie che non si registrano. Invece da oggi, resterà su Internet che è stato Don Mario a rifare la scala, riciclando un'altra volta la materia delle pietre, insieme con lo spirito dei segni che ci restano incisi.

Torniamo alla pietra con la spirale incisa e che è forse, a suo modo, una registrazione. Sopra i dentelli dell'ex cornicione, sta filettato un cordone ritorto. Anche qui. nel cordone scolpito, si verifichi il verso della torsione: questo gira al contrario di quella spirale che decora la faccia oltre lo spigolo. Gli Antichi non studiavano le scienze: si limitavano ad osservare, poi a ripetere e sperimentare. Erano insomma dei veri scienziati senza avere studiato. Del resto, non avevano un libro, nemmeno la Bibbia: non sapevano leggere. Comunque, avevano certe loro idee, non tante come noi, però più chiare ma non le esprimevano direttamente. Sicché, che cosa mai voleva dire, lo scalpellino, in quella sua maniera di girare al incontrario spirale e cordone? Qui il mistico si accomodi, che può discorrerci fino a domani di simboli arcani.

Però, siccome all'epoca filavano, anche i fusi li giravano in due versi. Quest'astuzia è antichissima davvero: secondo gli Archeologi, discende dal Neolitico... e da un motivo tecnico preciso, aggiungono i Tecnologi: filando e ritorcendo nei due versi, si tessono pure dei migliori tessuti, ciò che i Neolitici sapevano già. Ora guardate un Filo di profilo, un Filo qualsiasi: sarà sempre torto, in un verso o in quell'altro. Altrimenti non sarebbe neanche un Filo ma solo un flusso di fibre incoerenti: è ciò che, i Tecnologi, chiamano "Tops"e che, poi torcendolo, diventerà Filo.

Dunque guardando un filo di profilo, la torsione delinea una linea diagonale. Se questa linea pende verso destra come nel corpo di una lettera Z, allora si dirà "torsione Zeta". Se quella linea penderà a sinistra come la curva al centro di una S, allora si dirà "torsione Esse". Siccome i Preistorici non sapevano scrivere, non hanno mai usato questi termini: che ne sapevano, quelli analfabeti, della lettera Zeta? Non sapevano neanche l'ABC! Così a quella torsione, le avranno messo un nome riferito magari ai piselli, o a una qualche altra pianta rampicante: crescono tutte torcendosi in Zeta. Così pure, fanno pure tutte le conchiglie, e tutta la Natura cresce in Zeta, salvo la rara eccezione dell'uomo, che qui si inventò la sua crescita in Esse. Alcuni dicono: "Non c'è evoluzione" ma l'umile chiocciola fa già evoluzione.

L'Homo ha voluto poi, fare a suo verso e si inventò la torsione Esse, che non esisteva affatto in natura. Ora, in quell'epoca non c'era scienziati, perciò le invenzioni, si facevano a mano. Tutto sommato, fu un gesto molto semplice: bastava attorcigliare la lana o la canapa strofinando le dita nel verso contrario. Però questo verso è un po' controverso, diciamo pure che è contro natura: nasce da un gesto di pura cultura. Chissà come lo chiamarono gli Antichi?

Tornando sule scale della chiesa di Porchiano, la torsione Zeta (della Natura) e la torsione S (umana invenzione), stanno scolpite sopra le due facce della medesima pietra angolare. Un lato della pietra va in un versoe il suo contiguo se ne va per quell'altro. Fu un nobile esempio di tolleranza? O di equilibrio fra differenti istanze: fra natura-natura e natura-cultura, nell'antico conflitto che perdura dalla Genesi almeno fino a Freud?
Gli Antichi che scolpirono, avevano anche idee, non tante come noi, però più chiare. Le esprimevano a mano ma non direttamente. Perciò solo con le mani, si può imparare a leggerli. Perciò si esorti il popolo a tessere e filare, non come altri esortano alla Storia. La Storia infatti, è fatta di guerre e poi di rituali corone ai Caduti, sotto al giovane obelisco in Porchiano, che già si atteggia a monumento storico, tra milioni di pietre più vecchie di lui, che si trattengono a stento dal ridere.

LG 2-07

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