sabato 18 dicembre 2010

1997, a domande rispondo

Questo è il mio regalino di Natale: SCARICA IL PDF

Si tratta del testo integrale ed indedito di una intervista-questionario del 1997,
che fu pubblicata e riassunta sulla rivista STILE, oggi STILEarte.

Che significato attribuisce a questo fare arte povera?

In che senso intende che ogni tessuto è un testo e addirittura un archetipo?

Lei rifiuta la cultura metropolitana?

Quali novità per le Sue opere ha trovato nei suoi soggiorni nello Sri Lanka?

Che valore artistico attribuisce al genere artistico del ready-made?

Come interpreta l’affermazione della filosofia indiana che la forma vuota e il vuoto è forma?

In epoca tecnologicamente avanzata, nel tempo della realtà virtuale, qual è per Lei la funzione dell’artista e dell’arte?

Questo è il mio regalino di Natale: SCARICA IL PDF

martedì 23 novembre 2010

PlastiKilim, uno striscione.




Titolo: Recuperiamoci.
Tecnica: Kilim.
Ordito: cotone.
Trama: plastica, imballaggi di recupero.
Dimensioni:70 x 400 Cm.
Peso: 2680 Gr.

su ordinazione di
Recuperiamoci
Associazione di Marketing Carcerario


FaceBook Photo Album

Flicker XL Photo Album

mercoledì 10 novembre 2010

BM.MMX BrandaMaglia 2010



BM-MMX l'evoluzione della specie BrandaMaglia
Collezione-evoluzione 2010
Collare-Frontale in 100 Pezzi
Unici Sciarpa-Cuffia in 25 Tube

Porchiano del Monte
14 Novembre · 10:30 - 20:00
per la canonica festa di San Martino, organizzata dalla Confraternita di Santa Cristina.

EventoFB

PHOTO

domenica 7 novembre 2010

TAPPETI DAL CARCERE intervista




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martedì 19 ottobre 2010

Tappeti dal Carcere a Firenze




Firenze, 21/24 Ottobre.
La nostra piccola Mostra al 5° Festival della Creatività.
Spazio "Recuperiamoci", le Murate ex-carcere. Via dell'Agnolo,1 - Ghibellina,12.

qui sopra, foto dall'allestimento all'Ecomuseo di Leumann.

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giovedì 2 settembre 2010

essere e tessere in carere



Articolo e foto autorizzati dell'Istituto alla pubblicazine sul prossimo numero di TessereAmano
L'intera collesione dei "tappeti carcerari" verrà presentata a FILO LUNGO FILO, UN NODO SI FARA' Leumann – 24, 25 e 26 settembre 201

Ho avuto la fortuna di entrare nel carcere di Terni come insegnante "free lance" (senza Onlus), per un corso di 30 ore sulla tessitura con il telaio da tappeti orientali. L'officina del carcere ha costruito i telai per i 4 studenti. Io gli ho fornito i pettini, i coltellini turchi e le pregiate strisce di stoffa per cartelle colori, che hanno utilizzato per la trama per i nodi. Vi racconto com'è andata con qualche brano delle mie "lettere al carcere".

!4 febbraio, al Direttore
Forse mi piacerebbe impiantare un Corso-Laboratorio di tessitura a mano con i Detenuti. Con il duplice obiettivo di offrirgli un'attività manuale e creativa e di produrre tappeti artistici utilizzando recuperi tessili. Il tappeto popolare annodato con gli stracci di recupero è già un pregiato oggetto di "Arte Tribale". Cioè si può anche vendere, con opportuno e solidale marketing.



14 Aprile, alle Persone detenute
Il mio nome è Luciano, Luciano Ghersi, cittadino italiano. Il mio mestiere è la tessitura a mano, faccio tappeti e altre cose del genere. Faccio questo lavoro da più di 30 anni e mi piace ancora moltissimo. Io veramente, sarei anche Laureato e avrei potuto fare il Professore. Però la scuola mi sembrava una galera e così son diventato un Artigiano Tessitore, con i telai a mano. Non ho avuto ricchezza o sicurezza, però ho avuto altre soddisfazioni. Mi hanno invitato quasi in mezzo modo: in India, in Norvegia, in Africa e in Turchia. I miei tappeti stanno pure nei musei. Sono un Artista, insomma, e campo bene così.
Adesso abito vicino a Terni, ho sentito di questo Vostro carcere e ho parlato al Direttore. Lui dice che, se a qualcuno interessa, potremmo aprire un laboratorio di tessitura, con i telai a mano, per farci tappeti e altre cose del genere. Può essere un lavoro entusiasmante, se uno ci è portato. Naturalmente, potremo anche venderlo, così Voi ci guadagnate qualche soldo. Se tutti quanti ci impegniamo sul serio, potremo già fare una mostra per Natale e anche farci conoscere su Internet.. Poi c'è tante altre cose da spiegare, che Vi posso spiegare di persona.

13 Agosto, al Responsabile Area Educativa
L'atmosfera nel Laboratorio di Tessitura è decisamente empatica. Oggi abbiamo completato l'ordito in tutti i telai, sicché tutti i corsisti sono entrati nella fase creativa del loro tappeto con grande interesse e concentrazione. Ciascuno a suo modo sta scoprendo (o recuperando) la propria "facoltà di tessere"... che è universale più che universitaria.

20 Agosto, al Responsabile Area Educativa
L'atmosfera del Laboratorio è sempre attivissima ed empatica, ora si canterella pure sul lavoro. Ho fatto concludere i primi tappetini di prova ed iniziare di seguito un secondo pezzo, con l'obiettivo di realizzare un tappeto per il piano dello sgabello in dotazione alle Stanze dell'Istituto. Per ottenere le giuste dimensioni, si dovrà realizzare pure un terzo pezzo e poi cucirlo accostandolo al secondo.
Ho permesso invece a F. di proseguire il suo primo lavoro perché lui desidera non interrompere una sua personale intenzione compositiva a disegno simmetrico. Anche se il detenuto non può mai dettare legge, ritengo l'eccezione necessaria per assecondare e per stimolare le autonome scelte creative. Inoltre F., essendo Africano, è indubbiamente il più colto in classe rispetto al tessile artigianale. Purtroppo F. ha una grave disabilità alla mano destra. Per questo gli ho insegnato ad eseguire i nodi all'incontrario con la mano sinistra.
Nella classe, nessuno più chiede suggerimenti su composizione, disegno e colori. Mi chiedono aiuto soltanto se incontrano ostacoli tecnici. Ritengo che ciascuno debba scoprire e recuperare la propria facoltà di tessere, piuttosto che adeguarsi a una direttiva. Naturalmente vigono infinite norme e precisi protocolli operativi per fare il lavoro "a regola d'arte", però è meglio scoprirle da sé, una alla volta, constatando il risultato dei propri errori, quando emerge dal tappeto. Perché "il telaio ha una logica implacabile"... questo mi fu trasmesso dal mio Maestro.

24 agosto, al Direttore
Io credo nel futuro di questa attività di tessitura, che è pure fortemente richiesta dagli stessi Corsisti, che si sono appassionati al lavoro da autentici artisti. Io sono pienamente soddisfatto del loro impegno e dei risultati che hanno ottenuto nel breve tempo a disposizione. Resto dunque volentieri disponibile per sviluppare questa attività.

>>> + PHOTO

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martedì 31 agosto 2010

Tessitrici Saharawi al lavoro


Video ripresa datta dalle donne, montaggio mio.
Taller Femenino de la Union Nacional Mujeres Saharaui, Wilaya de Dajla, 2007.

domenica 29 agosto 2010

Gioielli o sculture...


Gioielli o sculture, talismani, soprammobili, scatole.
Oggetti realizzati con la tessitura a mano di antiche pagine, con eventuali inserti di vero oro zecchino, perle di vetro dell'Africa e di Italia, chiavi in ferro battuto dell'India meridionale, aculei di quell'Istrice...
I libri antichi hanno pagine stupende, esse durano per secoli: sono fatte di carta fatta a mano, che si ottenne riciclando dei teli di canapa e lino, sempre filati e e tessuti a mano. Ecco dunque dunque un materiale carico di storia, persino da nuovo, qualche secolo fa.
L'Italia è piena di queste antichità, che sono più che altro, dovute alla Chiesa Cattolica, che aveva sempre tanto da stampare: breviari, rituali, manuali teologici, giurisprudenza, agiografia.
Quei Papi spogliarono di marmi l'antica Roma, per costruirci nuove chiese e palazzi. Fusero anche i bronzi del Pantheon per i loro cannoni in Castel sant'Angelo. Non avrei diritto anch'io di riciclare i loro libri antichi per inserirli in una nuova tessitura?

sabato 28 agosto 2010

Mutazioni Tessili a Massa

Scarica il CATALOGO
7,9 MB pdf


Luciano Ghersi
Mutazioni Tessili del DNA
ed altri Arazzi Astratti
tessuti a mano con stracci nuovissimi di altissima moda
Diversità
progetto provinciale sull'arte contemporanea della
Provincia di Massa Carrara
MORE INFO

Associazione Performa
in collaborazione con
Museo Diocesano

orario 16 - 20
Via Alberica 26 Massa MS

Info Tel. 349 7257706
info.performa @ tiscali.it

MORE INFO

Scarica il CATALOGO
7,9 MB pdf

domenica 22 agosto 2010

BiblioTessile Iniziatico

Puoi scaricare gratis il catalogo PDF di 8,3 Mb

martedì 10 agosto 2010

Intervista sul campo


Saharawi Regugee Camp of Dajla, 2005.

Intervista in Spagnolo e video di Union Nacional Mujeres Saharaui, Wilaya de Dajla.
Montaggio mio. Spero che i prossimi episodi siano più eccitanti

INFO:

-Reality and politics in the Saharawi carpets.

-Corso di Formazione Tessile Tradizionale e Sperimentale

mercoledì 28 luglio 2010

Recupero al cubo



Ho recentemente recuperato un mio lavoro del 2003. Nella trama ho inserito dei giocattoli già recuperati per la Ludoteca del CPA Firenze Sud. Quando poi chiuse questa Ludoteca, i giocattoli erano diretti ai cassonetti ma io li ho tessuti recuperandoli.

Nell'ottica dell'opera aperta e infinita, oggi posso intitolarla "Recupero al Cubo" (= recupero x recupero x recupero).

Con il titolo "Dalla discarica della Ludoteca del CPA" proposi (invano) quest'opera per "Trame d'Autore", una Biennale Internazionale di Arte Tessile a Chieri, oggi estinta e non troppo compianta.

giovedì 8 luglio 2010

Come e perché ho tessuto certi Veli

"Quante note però, mio caro Mozart!"
"Maestà, neppure una più del necessario."

Per la Storia dell'Arte
Il XXV Maggio dell'anno MMX, ho avviato un nuovo ordito per tessere nuovi Veli Impalpabili di Canapa, e anche di seta e anche con fili di autentico oro zecchino.
Oggi V Luglio, dopo 40 giorni, finisco il mio lavoro apponendo sigillo, firma e numero di targa, su 24 (ventiquattro) Veli finiti (tessuti, lavati e stirati), più 2 (due) Campioni per Archivio in Facoltà di Tessere.
Ciascun Velo di questi 24, differisce dagli altri rispetto ai disegni, ai materiali, o le tinture vegetali con la Robbia o con il Legno del Brasile.
Tutti i 24 Veli (ventiquattro), sono a disposizione dell'Umanità. Sia come Oggetti da collezione (privata o pubblica), sia come Tracce di informazione (pubblica e gratuita). Con ciò, ritengo di aver fatto il mio dovere... oltre che il mio innegabile piacere, che è sempre il segno autentico dell'arte.

My Golden Templer Road
Per disegnare in oro questi 24 Veli, ho approfondito l'esplorazione artistica iniziata in Templer Road - Blankets of Wisdom o Coperte di Sapere. In sostanza, ho esperito ulteriori variazioni in quel disegno ritmico che è permesso ed offerto dal Tempiale, quell'arnese umilissimo per tessere al telaio ma è insieme bacchetta per orchestrare il flusso dei segni tessili.
In sostanza: ogni attacco del Tempiale mi dà un intervallo ritmico, dove vado a tramare righe d'oro, con segmentazioni armoniche sempre differenti. E' così che ho disegnato dei composti ondulatori, astratti ed insieme concreti... com'è caratteristica della tessitura.

Segreti, Simboli e Manutenzione
Tra questi 24, ho tessuto 5 pezzi più complessi, dove ho scritto e tessuto con l'oro il mio nome (GHERSI), tanto grande quanto il Velo. Qui ho ceduto in qualche modo alla moda molto in voga della griffe. Però quando il Velo si indossa e drappeggia, il mio nome è illeggibile nell'indistinto fulgore dell'oro.
Così come, del resto, resteranno segreti tutti gli altri disegni ondulati dall'oro. Per svelarli, bisognerà svelarsi, cioè spogliarsi dal Velo e dispiegarne i segni in tutto il loro fulgore.
Infatti ogni opera d'arte, sia pure tribale, prosegue il suo sviluppo nell'usarla. Qui si aggiunga che è natura della canapa l'ammorbidirsi vieppiù con l'uso. Una tela di canapa va sempre domata, così come un puledro selvaggio lo si avvezza, via via, al contatto con il suo cavaliere. Già più docili, quei Veli, dove, ho tessuto anche della seta.

Raffinatezze di fondo
Ogni filo dell'ordito era di canapa e troppo sottile. Per dare all'ordito più corpo, ho portato ed incrociato alternativamente 2 e 4 fili insieme. Dato il rispecchio che sta in ogni portata, il corpo dell'ordito non risulta uniforme. Esso è invece marcato da errori periodici... o per dir meglio, da segni regolari.

>>> Facebook Photo Album

lunedì 5 luglio 2010

BrandaMaglia per l'Apetto


Tra il Parco Mattia e la Piazza di Porchiano,
si apre un nuovo grandioso cantiere di Arte Pubblica.

>>> Le prime FOTO

tutti insieme noi tessiamo
un CAPPELLO per l'APETTO
se no si rinfreddolisce

Entra anche tu
nel magico cerchio
della BrandaMaglia

laboratorio collettivo e gratuito
per tutte le età, lingue e capacità

Facoltà di Tessere - Istituto Arti Pubbliche

mercoledì 23 giugno 2010

COPERTE DI SAPERE a Leumann, TORINO


FOTO Costa Damico,. Installazione a Porchiano, I V MMX

Leumann - TORINO, 25/26 Settembre 2010
FILO LUNGO FILO, UN NODO SI FARA'
presenta fra l'altro:

LUCIANO GHERSI
COPERTE DI SAPERE - BLANKETS OF WISDOM

Installazione tessile, composta da 12 grandi tessuti, copriletti o forse arazzi. Ciascun pezzo ha un suo ritmo di segni tecnicamente tribali. Questo disegno tessile, che può sembrare astratto, è invece il tracciato dei gesti concreti che un tessitore opera al telaio con l'antico strumento del "tempiale". La sapienza di quest'umile strumento è spiegata dallo stesso tessitore nell'apposito catalogo, con l'intervento critico di Franklin Watts.

- 25/26 Settembre 2010
Centro di interpretazione dell’Ecomuseo Villaggio Leumann
Corso Francia 349 – Collegno (TO)

- Inaugurazione
Sabato 25 settembre: Ore 11,00
- Orario mostra
Sabato 25 settembre: Ore 15,00 - 19,00
Domenica 26 settembre: Ore 9,00-19,00

- INFO
http://porchiano.blogspot.com/2010/04/coperte-di-sapere.html
- ENGLISH
http://lucianoghersi.blogspot.com/2010/04/blankets-of-wisdom-world-premiere.html

FILO LUNGO FILO, UN NODO SI FARA'
Storia, leggende e prodotti dell’artigianato tessile
XVI Edizione – 24, 25 e 26 settembre 2010
Villaggio Leumann – Collegno – Torino
Per informazioni:
Associazione Amici della Scuola Leumann
Tel. 333 3923444 – 011 4159543 – fax 011 4059511
www.villaggioleumann.it

giovedì 10 giugno 2010

vecchie glorie

1998. Dopo aver tessuto il Treno per la Stazione delle ferrovie norvegesi, mi preparo ad emigrare in Norvegia. Il signor Diseperati (Mr. Hopeless), che fa il gallerista d'arte nell'Hotel dei bagni termali Saturnia, mi propone una mostra in quell'Hotel. Daniel Spoerri interviene alla inaugurazione e approva il mio progetto di Global Home. Poi non sono più emigrato in Norvegia.

mercoledì 9 giugno 2010

A tessere in Germania, nel 2000



"Global Home"

Music: Mieczlaw Litwinsky, Saba Litwinska (Sol et Luna)
Poetry: Andreas Blochwitz

Video clipping from: Artemision Project.
Video Author: Weslaw Kleszcz

lunedì 7 giugno 2010

Ritrovo oggi un foglio...

Ritrovo oggi un foglio con il testo critico che per la mia mostra "Textile Appetizers" a Colombo, Sri lanka, nel 1996. Questa pagina è un ricordo carissimo per me. Fui indirizzato al Professor Dissanayake da Tilak Samarawickrema. Il Professore stava in un villino fuori Kandi, sulle colline, immerso nella giungla tropicale. Lo trovai mentre scacciava gentilmente le scimmie che gli avevano invaso lo studio, scompigliando i suoi oggetti di arte antica e moderna. Era un signore anziano, svagato e lucido, in a pretty british style. Ma lui conservava comunque il sorriso cosmico, che contraddistingue il popolo singalese.
Osservò le mie foto, mi lasciò chiacchierare del mio lavoro, mentre prendeva appunti con la penna stilografica. Fece alcune domande, tutte acute e precise. Poi mi spedì il suo testo in una lettera. Io generalmente non ho molta stima dei critici d'arte, soprattutto di quelli italiani. Io invece nutro una vera venerazione per Dissanayake, non soltanto perché lui ha scritto molto bene di me e con una precisione che io riscontro soltanto in Bruno Munari. Ma è stato anche profetico, quando scriveva: He is an artist who has, to my mind,� committed himself to a cause: that of education, in addition to avant-guardism.

THE WEAVER'S CRAFT AND ART BY LUCIANO GHERSI
S. B. DISSANAYAKE
(August 96)

sabato 5 giugno 2010

venerdì 28 maggio 2010

2 Giugno BrandaMaglia al lago

Dopo Firenze, si fa ancora BrandaMaglia Collettiva a Montignoso.
2 Giugno - Giornata europea dei parchi - Festa del Lago di Porta - Montignoso (Massa)
Dalle 900 alle 19.00
Scarica tutto il Programma della Festa

venerdì 21 maggio 2010

Si farà insieme BrandaMaglia gigantesca

Un po' come l'altra volta:

a cura di: Centro risorse educative didattiche del Casentino

in: mostra-convegno internazionale Terrafutura, Firenze, Fortezza da Basso, Palazzina Lorenese, Spazio A

data: 30 Maggio 2010

ore: 10.00-11.00 12.00-13.00 15.00-17.00 18.00-20.00
ingresso: libero

MI RACCOMANDO: portare dei gomitoli qualsiasi!

>>> tutta Terrafutura dal 28 al 30 Maggio.

martedì 4 maggio 2010

sabato 24 aprile 2010

Coperte di Sapere

>>> ENGLISH VERSION


>>> ALBUM FB
>>> CATALOGO PDF
>>> VIDEO

Templer Road - Coperte di Saperearte della tessitura a Porchiano del Monte, Umbria

1. Ciò si racconta, tra le mille e una storia, che si trovano inserite nella trama di queste mie Coperte di Sapere. "Coperte di Sapere"? Non c'è niente di strano: ogni tessuto è intessuto di Sapere, altrettanto che ogni manufatto umano... ma direi pure di più. Più il tessuto è fatto a mano, più darà Sapere umano. Pensaci dunque, o Collezionista, Cliente, Fruitore-pagante, prima di dire che proprio NON ti serve. Comprami e poi, disporrai la tua Coperta di Sapere esattamente sopra il tuo letto, ogni giorno e per tutte le tue notti. Lei ti sarà un'amica, che ti accoglie e ti consiglia, ti sorprende e ti rallegra. La Coperta di Sapere è indispensabile per le famiglie: sarà compartecipe dei vostri amplessi nonché dell'eventuale prole successiva. Se aveste il privilegio di morire a casa vostra, essa sicuramente vi ricoprirà. E un poco del suo spirito si fonderà col vostro. Essi non sono in fondo, affatto differenti. E ciò avvenne da sempre, non è una novità, basta solo ricordarsi la vera storia dell'Umanità, che fu sempre ricoperta di tessuti. Proprio come la Realtà, che sarà sempre velata da un tessuto di cosmiche illusioni.

2. E pure presso i Nomadi Tribali, lo Spirito o il Sapere non sono astrazioni mentali ma vivono operando attraverso tutti i corpi. Lo Spirito o il Sapere emergono persino dai loro manufatti, ogni utensile loro è insieme materiale e spirituale. Oggi i Nomadi scarseggiano e con loro, i loro manufatti, che diventano rare "opere di arte tribale". I cosiddetti "Tappeti" dei Nomadi, gli facevano pure da letti e coperte, o da sacche da campeggio per le Tende, che essi chiamano "Case" o "Famiglie", per difetto apparente nella lingua primitiva. Dentro alla Tenda-Casa-Famiglia, i Tribali abitavano nel lusso. Nonostante le apparenze, essi si circondavano di capolavori... non come i Moderni, che circondano di lusso miserabile la loro moderna infelicità. E' pur vero che poi, molti Nomadi, con il progresso della Modernità, si sono veramente impoveriti. Sì che oggi, quei poveri Nomadi si riducono a vendere i loro Tappeti più anziani ai Moderni raffinati, che li apprezzano. Non c'è di che stupirsi: questa è la solita Storia dell'Arte.

3. Ora vado a raccontare una mia storia, potrà sembrare insolita, ma non mi pare tanto. C'era una volta... che vagavo per l'Oriente. In una qualsiasi antica città, un'insegna stradale mi avvertiva che stavo camminando in Templer Road. Ringraziavo l'Impero Britannico per l'informazione toponomastica... ma non vidi né Templari, neanche Templi in Templer Road, nonostante quel paese fosse molto religioso. C'era infatti, Buddhisti, Islamici, Indù, Cristiani, Animisti... Però quanto a edifici, diciamo di culto, lì ci stava solamente un pastificio artigianale. Lo dirigeva un prete, gesuita di Napoli. Produceva maccheroni per certi grandi alberghi. E combinava pure matrimoni, di rito cattolico, per le sue giovani operaie pagane. Non ero allucinato, ho le fotografie... né mi riesce di scordare Templer Road. Se non fui Illuminato, ebbi almeno un barlume.

4. D'altra parte Varrone, il celebre grafomane latino, mi avverte che "il Tempio, nel primitivo significato, è una porzione separata. E' specialmente quello spazio immaginario, che l'àugure segna nei cieli con la sua bacchetta magica. Così lui circoscrive il settore dentro il quale auspicherà, osservando il volo degli uccelli"... a norma del suo mistico mestiere di bird watching. Inoltre, c'è un Tempio mentale che si ritrova in ogni corpo umano. Ad esso corrisponde il Tempio su nei cieli, quello che l'àugure inscrive ed inàugura con la sua apposita bacchetta magica. E' così che, tra noi Sapiens, il filo del pensiero ci si svolge nella testa, parola per parola, nello Spazio circoscritto dalle Tempie. Fra le Tempie, certamente, c'entra pure il Tempo (Tempus) e pure tutto il Corpo, questo sconosciuto. Non c'è Kant di che indignarsi: basta un cazzotto in testa e finisce ogni pensiero.

5. Ma i pensieri anticamente, erano fili. Perché la mente, originariamente, era un telaio per la tessitura. Dunque già allora, concretamente, la Mente era Spazio, Tempo, Corpo... insomma: Ritmo, in una parola. Tra l'altro, anche nel Corpo del telaio, ci si ritrova un organo specifico, che corrisponde alle Tempie del Sapiens. E che corrisponde pure, alla bacchetta magica dell'àugure. Perché pur esso, serve a definire una zona Templare, che forse sarà sempre la stessa di cui sopra. Questa zona del Telaio non è circoscritta tra i cieli infiniti e nemmeno nella mente fra le tempie. Ma pure in questa "nuova" zona recinta, ci si creano o procreano Arte e Cultura, come suol dirsi. Insomma ci si fabbrica qualcosa: ne risultano oggetti, tutti utili a coprire, riscaldare, contenere. Ma quelli oggetti non sono solo utili a queste banalissime funzioni. Perché il Sapiens, di norma, ci aggiunge un valore, che poi è banalmente interpretato come Segno: è la cosiddetta Arte Tribale.

6. La magica bacchetta che si trova nei telai, è chiamata "Tempiale" (volta la carta e vedi la foto). Che sta descritto nella Wikipedia -l'enciclopedia libera- : "Il Tempiale è un attrezzo usato nella tessitura per impedire il restringimento del tessuto durante la lavorazione." Il Tempiale è però, anche un organo nomade, perché esso si deve spostare periodicamente, man di mano che cresce il tessuto. Così il gesto anche utile, di spostare questo attrezzo, si inserisce nel ritmo periodico della tessitura. Ed è proprio questo gesto che (a me, per esempio) dà il lusso di imprimere certi segnali nel corpo colorato di ogni mia Coperta di Sapere. Segnali che sono, in sostanza, le impronte dei miei passi sulla Via del Tempiale: Templer Road. Questo sistema gratuito di segnalazioni a me pare un vecchio trucco tribale... non pretendo davvero, di averlo inventato per primo! Se i miei passi inconsapevoli ricalcano antichi sentieri o mestieri, ciò mi darà piuttosto un motivo di orgoglio e di consolazione, "nella mia arte scontrosa o mestiere" di tessere.

7. Dunque fra i vari miei trucchi, probabilmente tribali, di cui mi servo (ma che ora non descrivo), ho trovato questo trucco che chiamo "Templer Road". L'ho adottato, me ne sono innamorato, non mi soddisfo ancora di sperimentarlo. Perché esso accresce la mia gioia di tessere. Altrettanto io spero che "Templer Road" accresca la gioia dei miei cari clienti, collezionisti, fruitori paganti... a seconda del contesto, si capisce. L'arte tribale non nasce come merce, però il suo valore incommensurabile va oggi tradotto in prezzi commensurabili.

8. E domani... chissà? Così queste Coperte di Sapere sarebbero "Arte Tribale Italiana del XXI Secolo"? Certamente è un "Made in Italy"... da me. E potrebbe anche rifarsi ad oscure tradizioni nostrane dell'arte tessile. Si consideri comunque, che "l'arte tribale è composta da gesti e da ritmi, più che da segni o che da progetti-disegni". Ciò precisa il mio titolo inesorabilmente.

Luciano Gheπrsi
in facoltà di tessere a Porchiano, 8 Marzo MMX

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>>> CATALOGO PDF
>>> VIDEO

venerdì 16 aprile 2010

Il mio vecchio Tessòfono a pagamento



FESTIVAL DELLA PERFORMANCE
Limonaia di Villa Strozzi
Firenze 22/23.07.2000

LUCIANO GHERSI presenta:
PAY TEXOPHON / Tessofono a pagamento.
Installazione di un telaio da tessitura mezzo africano mezzo metalmeccanico.
Quando il pubblico inserisce una banconota nei fili, Ghersi le tesse e il telaio emette dei suoni. Si produce cosi' un tessuto "monetario".
Durata: ad libitum, minimo 10 minuti.
Note: IperTessitore (a mano). Mostre: Sincron (Brescia), Alberto Schubert (Milano), Unimedia, Caterina Gualco (Genova), Ghandi Museum (Madurai, India), Museo Casabianca (Malo, Vicenza), Gran Palais (Parigi).
Opere pubbliche: Giardino di Daniel Spoerri (Seggiano, Grosseto), Stazione Ferroviaraia Moelv (Norvegia).

Di più su Tessòfono in hypertextile.net

venerdì 15 gennaio 2010

Kente asimmetrico


Stupefacente modulo asimmetrico
in questo tessuto Kente Ewe.
Frammento trovato in Klikor, Ghana, 2002/2004.
Dettagli e Assemblaggio Virtuale.

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