mercoledì 11 luglio 2007

Ecco l'Università del Tessere

Fonte: Terni in rete

A Porchiano del Monte di Amelia
nasce la facoltà della tessitura a mano.

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Da una geniale idea di Luciano Ghersi, artista ancor prima che artigiano tessitore, la possibilità di riscoprire o perfezionare la tecnica della tessitura a mano. Più che nell'artigianato artistico, la tessitura a mano oggi fiorisce nei campi della scuola, nell'arte terapia e nella riabilitazione dell'handicap. Purtroppo però, la formazione degli operatori appare improvvisata e insufficiente. Perciò, oltre allo studio teorico, alla pura ricerca e alla sperimentazione, la "Facoltà di Tessere" ambisce ad emendare le carenze formative di tanti formatori, cui vengono affidati disabili e bambini.

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Il programma delle esercitazioni sarà modulato rispetto agli obiettivi individuali di ogni studente e rispetto al suo tempo disponibile.
Infatti, c'è chi ha un mese da dedicare all'apprendimento e di chi un solo giorno. C'è chi vuole imparare una tecnica tessile per esprimersi creativamente, chi ha l'intenzione di farne un mestiere e chi intende applicarla nelle scuole, nella riabilitazione, nell'arti-terapia. C'è anche chi si accontenta di tornarsene a casa con un pezzo di tessuto fatto tutto da sé o chi deve presentare la sua tesi all'università.
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Si potranno apprendere differenti tecniche di tessitura, dalle più elementari alle più avanzate: telaio a licci con pedali, telaio Kente africano, telaio verticale per kilim, arazzi e tappeti annodati, brandamaglia, ciclotela, rete ling, etc. grazie agli oltre trent'anni di espolorazioni e sperimentazioni di Luciano.
Escluse a priori dalla Facoltà di Tessere discipline scadenti come il pettine-liccio", il teaio-cornice e il telaino a licci da tavolo.
E' già attivo il programma di ricerca "Telaio Vero", un elementare attrezzo didattico di cui esiste già un prototipo in fase di test con l'aiuto informale di bambini. Entro Agosto la prima serie di "Telaio Vero".
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Il neonato ateneo di Porchiano è ancora piuttosto spartano, i suoi laboratori di tessitura sono attualmente ospitati sotto dei tendoni. Telai tradizionali e sperimentali stanno in un verde giardino affacciato sulle mura turrite di Porchiano, dove si ammira la valle del Tevere fino al lontano Appennino. Un ambiente ideale per tessere... nella bella stagione, ma si tratta di una sede provvisoria.
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L'idea del "Rettore" infatti è quella di stimolare la Curia Vescovile, dimostrando la validità dell'iniziativa con i fatti, perché conceda a scopi pubblici e culturali il frantoio di Porchiano, immobile inutilizzato e dismesso da anni (e che pare si abbia intenzione di vendere).
Qui i telai da tessitura si potranno trovare benissimo, accanto alle macine e alle altre attrezzature frantoiane, che assolutamente vanno conservate come elementi di archeologia industriale e di memoria storica locale. Si intendono anche sensibilizzare e possibilmente coinvolgere le realtà locali per il recupero e la valorizzazione di questa arte tradizionale.
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Sul perchè la scelta del nome "Facoltà del Tessere" fa luce Luciano: "E' una scelta certamente poetica e probabilmente provocatoria, ma conforme all'articolo 33 della Costituzione, che recita: "L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento".
Del resto, siamo d'accordo con Ivan Illic su "descolarizzare la società". Infine esiste proprio in Umbria da vari anni. una "Libera Università di Alcatraz" della famiglia Fo."
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La Facoltà non intende avere un senso puramente accademico, essa va pure intesa nel senso di "accessibilità" e opportunità di tessere. Infatti le attrezzature sono a disposizione di ogni cittadino che desideri esercitarsi, con l'opportuna guida, come in una palestra di arti tessili. Ci si aspira al modello dei laboratori d'arte pubblici del Nord Europa, dove si socializzano le attività creative tra giovani e anziani, artisti e disabili, ciascuno a seconda delle sue capacità.
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Naturalmente, oltre che di telai, la Facoltà di Tessere sarà provvista di una Biblioteca e di una sezione museale con opere tessili di varie culture del mondo.

Luciano Ghersi
ama definirsi "tessitore" ma in realtà è un vero artista, autore di arazzi monumentali, esposti in luoghi pubblici e musei.
Ghersi è anche scrittore di libri e di saggi sulle arti tessili. Ha insegnato tessitura in scuole ai più alti livelli e ha diretto laboratori tessili di cooperazione in Africa e India.
Ha organizzato workshop di tessitura creativa in Germania e in Norvegia.
Ha pure costruito e introdotto speciali telai nei centri tessili di riabilitazione dell'handicap, dove ha svolto il ruolo di istruttore.


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Vedi anche su
http://lucianoghersi.blogspot.com
Info Tel: 338 6762691