ho messo tutto il testo in fondo alla pagina

CONCLUSIONE E PROSPETTIVE
Devo
confessare che ho cessato di tracciare le mie piste alla pagina 125. E' che più
si procedeva, più che c'era da chinarsi e da sdraiarsi in terra... con la
schiena che ha già una certa età. Se avessi proseguito fino a pagina 300,
l'effetto sarebbe di molto più ricco e intricato... ma il risultato rende già
l'idea, in fondo molto semplice, anche se è stato difficile spiegarla.
Sarà
per la prossima volta, se capita, con un'altra mappa nuova, con tracciati più
volubili e più vari marcatori. Vorrei fare un lavoro collettivo e magari di
"arte pubblica", come l'intenderei: chiunque vi partecipa al disegno
delle tracce, anche se è poco alfabetizzato... anzi sarebbe meglio. Prima
ancora, si potrebbe fare insieme anche il foglio della mappa incollando le
pagine.
Sarei
disposto a farlo in qualsiasi situazione: con grandi e piccini, con e senza
aura artistica, con e senza contesto didattico, al chiuso e all'aperto. Potrei
persino arricchire la scena esponendo varie opere che già sono illustrate nel
libro malamente, grazie al mio infame editore e al suo grafico ozioso .
Apprezzerò
ogni genere di invito.
Venti
anni fa non si andava tanto in internet, almeno qui in Italia era un campo
riservato a pochissimi iniziati. Io non mi interessavo neanche di computer e
sapevo d'iper-testo solo per sentito dire. D'altra parte, il telaio per tessere
è babbo del nostro cervello, dunque è nonno del cervello elettronico e bisnonno
di internet, che ancora rimane una rete tessuta.
Forse
è per questo che, facendo il tessitore, mi saltò in mente di comporre un mio
libro, "L'Essere e il Tessere", riempiendolo di link, proprio come le
pagine internet... che manco avevo visto in fotografia.
Con
tutti quei link, volevo indicare nuove vie di lettura, traverse o trasversali
ma insomma più flessibili della retta via che tradizionalmente, ti porta dalla
prima fino all'ultima pagina. Ovviamente non si clicca sulla carta ma occorreva
rivoltarsi pagina su pagina.
Oggi
ho esploso il mio volume in uno spazio di otto metri quadri, per tracciare la
MAPPA dei LINK attraverso le pagine. Ogni traccia è evidenziata con
evidenziatori fluorescenti. Tutto qui: un evidente lavoro artigianale.
Il
libro originario, fatto a pezzi,
ricomposto e ricucito con i link, era già in sè tutta una cucitura per
non dire tessitura, che sa più complicato. Fu un gustoso esperimento, e
piuttosto riuscito, visto anche il discreto successo. Per vari lettori, fu esso
pur fonte, oltre che di piacere, di confessata o di inconfessabile ispirazione.
Come libro, è datato indubbiamente e la mappa in qualche modo, celebra appunto
il suo primo ventennale. Esso risale a un'epoca individuale e meditativa,
precedente alle esperienze collettive e diciamo educative in ambienti anche
curiosi e disparati. E' un libro precedente soprattutto alla risciacquatura (il
Manzoni mi consenta) dei miei panni o tessuti personali, nel fiume inesauribile
della tessitura popolare, prima del kente in Africa e poi del tappeto
orientale.
Oggi
non occorre quasi, comporre un secondo volume, "Tessere e Divenire",
per raccontare il seguito della prima storia. Meno male che s'è arrivati ad
internet coi suoi facili link, perché il testo del secondo volume è già tutto
diffuso e frammentato in rete, nei miei siti già fossili e dopo nei miei blog,
quasi fossili anche questi... Non ho davvero voglia di ricucire a mano tutto:
la scrittura fa male alla salute. Preferisco occuparmi dell'orto, tra i fiori e
le piante, mie sorelle e maestre.
PER
FINIRE
Non
poteva che finire con un vero e proprio link: chi volesse procurarsi il libro
originario, lo può trovare ancora al mio antico sito Web: http://www.hypertextile.net/ghersi/sh-et.htm
1 commento:
La mappa.0 è stata consegnata a FONDAZIONE BONOTTO e sarà piantata in un prato la primavera prox, fino alla completa bio-degradazione.
http://www.fondazionebonotto.org/
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