per annaffiare il blog, altrimenti mi si secca.
lunedì 14 settembre 2020
martedì 20 dicembre 2016
Outlet BrandaMaglia
Natale 2016
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bancario o cc. postale quali vedi alla pagina
domenica 3 aprile 2016
venerdì 19 febbraio 2016
mercoledì 3 febbraio 2016
Iacopone Carcerato
Ecco qua: la mia ultima fatica letteraria. Spero che sia proprio l'ultima, perché scrivere fa male alla salute. La fatica è dedicata come sempre, a temi marginali: in questo caso a Carcere, Poesia e Maledizione.
Quanto al Carcere, giornali e tv
invocano spesso "più galera per tutti"... a meno che ci incappino
due Militi che ammazzano dei pescatori
indiani. A meno che c'incappi l'onesto cittadino che spara al ladro entrato in
casa sua, quando quello si sta già allontanando: la Proprietà è sacra, così
com'è la Patria...
la vita mica sempre.
La Poesia? Non ce ne serve altra: siamo più
che soddisfatti dalla pubblicità, che ci propina quotidianamente i suoi rimati
"consigli per gli acquisti"... non abbiamo davvero bisogno di altra
poesia.
La Maledizione: oggi basta portare lo smartphone
o soltanto i calzini sbagliati per rischiare per essere bannati... o dannati,
come si diceva prima. E prima appunto, 700 anni fa, Iacopo Benedetti (Iacopone
da Todi) è maledetto dal papa Benedetto Caetani (Bonifacio VIII), cioè
scomunicato, oltre che incarcerato per sempre.
Iacopone è un'eminenza incontestata nella Letteratura
Italiana ma è di fatto, quasi sconosciuto: è rimasto in questo modo un poeta
maledetto. Le antologie scolastiche si limitano a proporre il suo
"Compianto della Madonna" (figlio amoroso giglio, figlio bianco e
vermiglio...).
Sempre ignorate perché imbarazzanti, le invettive contro il papa e la chiesa
corrotta. Trascurate perché astruse, le composizioni ascetiche e mistiche.
Altri componimenti sarebbero troppo grotteschi e volgari rispetto all'aula e
all'aura scolastica... e comunque, la
lingua iacoponica è diventata poco comprensibile.
Perciò umilmente, ho provato a tradurre almeno una
poesia di Iacopone nella lingua corrente, con il testo originale a fronte e con
qualche mia nota storica e critica. Si tratta della Lauda 53 "De fratre Iacobo quando fuit in carcere" [Cantico de frate
Jacopone e de la sua pregionia .LV.].
Il ricco volumetto di ben venti pagine, pure illustrate,
è stampato in 100+3 copie numerate su pregevole carta uso mano da 250 gr. Chi
volesse, per 3 Euri lo trova in edicola a Porchiano e spero, pure a Giove in
farmacia. Chi non ci arriva, può richiederlo per posta a Luciano Ghersi -
piazza III Novembre 7 - 05020 Porchiano Amelia - TR. Occultate nella busta una banconota da 5 Euri, anche per il lavoro
e le spese di spedire. Chi diffida dei postini, si affidi al bonifico:
Bancoposta N°15506512 Ghersi Luciano
IBAN: IT 98 B 07601 02 8000 0001 5506 512 BIC/SWIFT: BPPIITRRXXX
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o al Conto Corrente Postale:
CCP. N° 15506512 intestato a Ghersi Luciano, Via
Bufalari 17, 05020 Porchiano del Monte
Se volete una copia firmata o dedicata, allora si impone
un maggiore "prezzo poetico"... a vostra discrezione.
Grazie
mercoledì 2 dicembre 2015
LINK MAP spiegazioni a ritroso
ho messo tutto il testo in fondo alla pagina
CONCLUSIONE E PROSPETTIVE
Devo
confessare che ho cessato di tracciare le mie piste alla pagina 125. E' che più
si procedeva, più che c'era da chinarsi e da sdraiarsi in terra... con la
schiena che ha già una certa età. Se avessi proseguito fino a pagina 300,
l'effetto sarebbe di molto più ricco e intricato... ma il risultato rende già
l'idea, in fondo molto semplice, anche se è stato difficile spiegarla.
Sarà
per la prossima volta, se capita, con un'altra mappa nuova, con tracciati più
volubili e più vari marcatori. Vorrei fare un lavoro collettivo e magari di
"arte pubblica", come l'intenderei: chiunque vi partecipa al disegno
delle tracce, anche se è poco alfabetizzato... anzi sarebbe meglio. Prima
ancora, si potrebbe fare insieme anche il foglio della mappa incollando le
pagine.
Sarei
disposto a farlo in qualsiasi situazione: con grandi e piccini, con e senza
aura artistica, con e senza contesto didattico, al chiuso e all'aperto. Potrei
persino arricchire la scena esponendo varie opere che già sono illustrate nel
libro malamente, grazie al mio infame editore e al suo grafico ozioso .
Apprezzerò
ogni genere di invito.
Venti
anni fa non si andava tanto in internet, almeno qui in Italia era un campo
riservato a pochissimi iniziati. Io non mi interessavo neanche di computer e
sapevo d'iper-testo solo per sentito dire. D'altra parte, il telaio per tessere
è babbo del nostro cervello, dunque è nonno del cervello elettronico e bisnonno
di internet, che ancora rimane una rete tessuta.
Forse
è per questo che, facendo il tessitore, mi saltò in mente di comporre un mio
libro, "L'Essere e il Tessere", riempiendolo di link, proprio come le
pagine internet... che manco avevo visto in fotografia.
Con
tutti quei link, volevo indicare nuove vie di lettura, traverse o trasversali
ma insomma più flessibili della retta via che tradizionalmente, ti porta dalla
prima fino all'ultima pagina. Ovviamente non si clicca sulla carta ma occorreva
rivoltarsi pagina su pagina.
Oggi
ho esploso il mio volume in uno spazio di otto metri quadri, per tracciare la
MAPPA dei LINK attraverso le pagine. Ogni traccia è evidenziata con
evidenziatori fluorescenti. Tutto qui: un evidente lavoro artigianale.
Il
libro originario, fatto a pezzi,
ricomposto e ricucito con i link, era già in sè tutta una cucitura per
non dire tessitura, che sa più complicato. Fu un gustoso esperimento, e
piuttosto riuscito, visto anche il discreto successo. Per vari lettori, fu esso
pur fonte, oltre che di piacere, di confessata o di inconfessabile ispirazione.
Come libro, è datato indubbiamente e la mappa in qualche modo, celebra appunto
il suo primo ventennale. Esso risale a un'epoca individuale e meditativa,
precedente alle esperienze collettive e diciamo educative in ambienti anche
curiosi e disparati. E' un libro precedente soprattutto alla risciacquatura (il
Manzoni mi consenta) dei miei panni o tessuti personali, nel fiume inesauribile
della tessitura popolare, prima del kente in Africa e poi del tappeto
orientale.
Oggi
non occorre quasi, comporre un secondo volume, "Tessere e Divenire",
per raccontare il seguito della prima storia. Meno male che s'è arrivati ad
internet coi suoi facili link, perché il testo del secondo volume è già tutto
diffuso e frammentato in rete, nei miei siti già fossili e dopo nei miei blog,
quasi fossili anche questi... Non ho davvero voglia di ricucire a mano tutto:
la scrittura fa male alla salute. Preferisco occuparmi dell'orto, tra i fiori e
le piante, mie sorelle e maestre.
PER
FINIRE
Non
poteva che finire con un vero e proprio link: chi volesse procurarsi il libro
originario, lo può trovare ancora al mio antico sito Web: http://www.hypertextile.net/ghersi/sh-et.htm
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